Sono cresciuto negli anni in cui le prime console entravano nelle case degli italiani, spesso in quelle dei miei amici. Ricordo il primo videogioco, un ping-pong essenziale in b/n. Poi arrivarono l'Atari, il Commodore 64, l'Amstrad, l'Amiga, etc. Oggi tutto questo sembra un passato arcaico, che appartiene ad un'epoca lontana, magari la stessa di Dante. Ho imparato a leggere e a studiare ancor prima di imparare a vedere, e adesso grazie alla rete i miei occhi possono essere dappertutto. Ma il mondo non è poi tanto diverso da come lo è stato fino a ieri, al centro ci sono ancora le persone e i loro contenuti, la differenza sta, come sempre, nella capacità di metterli in relazione nel migliore dei modi possibili.